Sky, il giovane grifone di Falconara, è partito per la reintroduzione in natura

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Il giovane avvoltoio nato nel giardino zoologico marchigiano sarà reintrodotto in natura nell’ambito del progetto europeo “LIFE Safe for Vultures”, che ha già portato la popolazione di Gyps fulvus in Sardegna da meno di 100 a oltre 250 individui.

Si chiama Sky il primo avvoltoio grifone (Gyps fulvus) nato al Parco Zoo Falconara, nelle Marche. Nato nel 2024 da una coppia riproduttiva della struttura, nei giorni scorsi Sky ha lasciato il giardino zoologico per raggiungere la Sardegna, dove sarà gradualmente reintrodotto in natura. La sua partenza rappresenta un traguardo storico per il parco, che dal 2020 ospita una colonia di cinque grifoni (due maschi e tre femmine), provenienti da centri europei di recupero. Gli esemplari, non più idonei al volo, sono stati accolti con l’obiettivo di creare un nucleo riproduttivo stabile in ambiente controllato in grado di contribuire ai programmi di conservazione della specie, considerato “prossimo alla minaccia” dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Dopo anni di osservazioni comportamentali, cure e monitoraggi, la prima riproduzione ha avuto successo e Sky è potuto alla volta della sua nuova vita selvatica.

La reintroduzione del giovane rapace rientra nel progetto “LIFE Safe for Vultures”, finanziato dall’Unione Europea. Un programma attivo dal 2015, che ha permesso di incrementare la popolazione sarda di grifoni da meno di 100 individui a oltre 250 grazie a interventi di tutela mirata. Coordinato dalla Regione Autonoma della Sardegna, con la collaborazione di ISPRA, Agenzia Forestas, Corpo Forestale e Legambiente, il progetto rappresenta oggi uno dei casi di maggiore successo in Europa nella conservazione dei grandi necrofagi.

E così Sky, dopo il trasferimento presso il Centro di Allevamento e Recupero di Bonassai (Sassari), trascorrerà un periodo di ambientamento con altri giovani grifoni. Successivamente verrà trasferito in una voliera di acclimatazione nel sud dell’isola, dove rimarrà fino al momento del rilascio definitivo. Prima della liberazione, sarà dotato di un dispositivo GPS satellitare, acquistato grazie anche al sostegno del Lions Club Colle Guasco di Ancona. Il monitoraggio satellitare consentirà di seguire i movimenti, gli spostamenti e le abitudini alimentari dell’animale, in particolare la frequentazione dei carnai e le interazioni con le colonie naturali. “Il nostro impegno – spiega Gioia Gaiot, responsabile dello staff didattico-scientifico del Parco Zoo Falconara – dimostra come gli zoo moderni possano essere nodi attivi nella rete internazionale per la conservazione. L’allevamento ex situ e la successiva reintroduzione in situ rappresentano due facce di un’unica strategia: salvaguardare la biodiversità attraverso ricerca, educazione e azioni concrete. Sky è il simbolo di questo approccio integrato.”

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