Lucilla e Mistral hanno ripreso il largo questa mattina, nelle acque al largo delle Secche della Meloria. Ci sono voluti alcuni mesi di cure e riabilitazione presso il Centro di Recupero e Riabilitazione per tartarughe marine dell’Acquario di Livorno prima di riprendere il mare ma entrambe, trovate in difficoltà su due spiagge diverse da alcuni passanti, ce l’hanno fatta. E sono il simbolo di come simbolo concreto di come l’impegno di ciascuno di noi possa fare la differenza nella conservazione della fauna.
Le storie di Lucilla e Mistral
Lucilla è stata trovata disidratata il 29 settembre 2024 sulle spiagge bianche di Vada dalla signora Maria De Cusatis, che ha prontamente allertato la Capitaneria di Porto. Dopo un periodo iniziale in incubatrice, Lucilla ha gradualmente ripreso forza e agilità, passando da vasche a basso volume a spazi più ampi, fino a recuperare completamente la capacità di nuotare correttamente.
Mistral, invece, è stata rinvenuta sulla spiaggia di Tirrenia da alcuni passanti e soccorsa dal veterinario Dr. Marco Salvadori. Presentava un grave problema a un arto anteriore, ma grazie a un percorso di riabilitazione costante, è riuscita a rafforzare il carapace, aumentare peso e dimensioni. Prima del rilascio, Mistral è stata dotata di un tag identificativo e di un microchip, strumenti fondamentali per il monitoraggio della sua vita in mare.
Un successo per la biodiversità marina
Il rilascio di Lucilla e Mistral rappresenta il frutto di un impegno corale nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità (OTB) e del Progetto Natura Network Toscana (Nat.Ne.T.). Questi progetti, coordinati dalle università toscane in collaborazione con enti come ARPAT e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, mirano a proteggere e preservare la fauna marina del nostro territorio.
Un ringraziamento speciale da parte dell’Acquario di Livorno va alla Capitaneria di Porto di Livorno, che ha svolto un ruolo chiave nella salvaguardia della biodiversità, all’Associazione ANPANA di Livorno per il trasporto degli animali, e all’Università di Siena, con la Prof.ssa Letizia Marsili e il gruppo MagiaMare Siena, per il coordinamento scientifico del progetto.