Mentre il mondo manifesta indignazione e sgomento sulla decisione dell’Aalborg Zoo di accettare donazioni di animali domestici da sottoporre ad eutanasia per nutrire i propri carnivori (espressamente solo cavalli, conigli, cavie, polli), dal Nord Europa la risposta è diretta e gli zoo fanno quadrato: “È normale. Lo facciamo da anni.”
I commenti degli altri zoo danesi assumono un tono tra lo stupito e l’incredulo nell’assistere al dibattito acceso nel Vecchio Continente, mentre alcuni professionisti del settore intervengono a sostegno di una prassi che — pur scioccando alcuni — è ritenuta eticamente fondata, scientificamente valida e pienamente trasparente.
Copenhagen Zoo
Il direttore zoologico del Copenhagen Zoo, Mads Bertelsen, ha risposto così: «Se l’animale è sano e dovesse essere comunque sottoposto ad eutanasia, impiegarlo come alimento è una scelta ragionevole. È un po’ come prevenire lo spreco alimentare.» Fonte The Local Denmark.
A onor del vero, c’è da dire che il Copenhagen Zoo è già noto per la sua posizione netta sul tema. Il caso del giovane giraffa Marius (2014) ha fatto scuola: il suo abbattimento e la dissezione pubblica furono concepiti come momento educativo, non come scandalo.
Zoo di Odense
Anche lo Zoo di Odense ha confermato che: «Accettiamo regolarmente animali donati da privati e da fattorie da decenni. È una prassi normale, sicura e utile. Le donazioni non sono improvvisate: avvengono secondo protocolli veterinari e solo se l’animale è idoneo dal punto di vista sanitario. Il cibo non viene “sprecato”, ma utilizzato per intero, garantendo una dieta simile a quella che l’animale predatore seguirebbe in natura”.
Givskud Zoo
Il Givskud Zoo (anche noto come Zootopia), conferma lo stesso approccio: «Questa è una prassi consolidata. Fa parte della gestione quotidiana del benessere dei nostri carnivori.» Qui la somministrazione di preda intera è integrata nei programmi di arricchimento ambientale, utili a stimolare comportamenti naturali ed esigenze della specie.
Il parere accademico: l’Università di Zurigo
A dare ulteriore peso alla questione, è intervenuto anche Marcus Clauss, co-direttore della Clinic for Zoo Animals, Exotic Pets and Wildlife all’Università di Zurigo: «Se accettiamo che i carnivori vivano negli zoo, è inevitabile nutrirli con materiale animale. Se lo si fa per benessere, e non per risparmio, si cercano prede di qualità — ovvero animali sani e ben trattati fino alla fine.» Fonte Washington Post / Deseret News.
Quello che da fuori può sembrare “barbaro” dunque, per molti zoo del Nord Europa significa prendersi la responsabilità di offrire ai propri animali un’alimentazione il più vicina possibile alle esigenze della specie. Dagli zoo di Copenaghen, Odense e Givskud, fino agli esperti universitari, la posizione è chiara: nutrire i predatori con animali interi, sottoposti ad eutanasia e controllati, è una scelta di coerenza. Ma non solo. Secondo queste strutture ha un valore scientifico, educativo e comportamentale. Ed è trasparente, comunicata pubblicamente.