Hanno concluso il consueto periodo di quarantena all’inizio di luglio e adesso, anche l’Europa può avere la sua prima assoluta: a Pairi Daiza è arrivato un gruppo di rinopitechi dorati Qinling. Il Belgio, con il parco zoologico che nel 2024 è stato decretato “miglior parco zoologico” del Vecchio Continente, ha accolto per la prima volta un maschio e due femmine, classificati come “endangered” dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Una prima assoluta per la zoologia europea, tuttavia passato quasi inosservato.





L’arrivo silenzioso di una leggenda
Lo scorso 14 maggio, tre rinopitechi dorati — due femmine e un maschio, di nome Liu Yun, Lu Lu e Juan Juan — sono atterrati in Belgio dal Centro di Ricerca sui Panda Giganti dei Monti Qinling, nella provincia cinese dello Shaanxi. Fino a quel momento, nessun esemplare di questa sottospecie era mai stato trasferito all’estero.Il loro arrivo è stato possibile grazie a un accordo scientifico decennale tra Pairi Daiza e la China Wildlife Conservation Association (CWCA), già partner del parco belga per la protezione dei panda giganti. Anche l’ambasciatore cinese in Belgio, Fei Shengchao, ha presenziato all’accoglienza ufficiale.
Un primato assoluto per Pairi Daiza
Con questa acquisizione, Pairi Daiza diventa il primo e unico zoo fuori dalla Cina a ospitare Rhinopithecus roxellana qinlingensis, una sottospecie strettamente imparentata con il rinopiteco dorato del Sichuan, ma ancora più rara e meno studiata. Queste scimmie dal manto folto dorato-miele e il naso schiacciato all’insù vivono esclusivamente nei remoti Monti Qinling, in Cina centrale, in ambienti montani e boschivi tra i 1.500 e i 3.000 metri di altitudine. Con una popolazione selvatica stimata in meno di 4.000 individui.Le principali minacce a carico della specie sono a carico della perdita e della frammentazione dell’habitat, dovute alla deforestazione e allo sviluppo infrastrutturale. Ma c’è anche una forte componente di disturbo umano, in particolare da parte del turismo e delle attività agricole
Un angolo di Cina in Belgio
I rinopitechi sono ospitati in un nuovo reparto di 600 m², progettato per imitare l’ambiente naturale dei Monti Qinling, con zone rocciose, strutture per l’arrampicata, passerelle e un ruscello centrale. Dopo il loro arrivo, i tre esemplari hanno trascorso 30 giorni in quarantena, come previsto dai protocolli internazionali, prima di accedere con cautela ma visibile curiosità al nuovo spazio, lo scorso 27 giugno. Da allora, possono essere osservati sia all’aperto che in ambienti interni, in base alle loro scelte.
“I nostri tre rinopitechi dorati hanno scoperto per la prima volta il loro habitat, dopo diverse settimane di quarantena”, ha comunicato Pairi Daiza. Al termine di un trasferimento che è il risultato di anni di dialogo scientifico e diplomatico. L’ambasciatore cinese ha dichiarato:“Collaboriamo con molti paesi, ma il Belgio è uno dei migliori in termini di ricerca e protezione delle specie e del loro ambiente.”