Lo zoo ARTIS, Amsterdam, sta affrontando un’importante trasformazione: nei prossimi mesi, i leoni marini lasceranno ufficialmente il parco. Una decisione sofferta, ma presa con un obiettivo preciso: garantire il massimo benessere possibile agli animali, anche quando ciò significa rinunciare a ospitarli.
“Il nostro reparto attuale non è più adatto a questa specie”, fa sapere la direzione del parco. “E se non possiamo offrire le condizioni ideali, allora è giusto cercare per loro una nuova casa”.
Una decisione già in atto da tempo
L’uscita di scena dei leoni marini non è una novità improvvisa. ARTIS lavora da tempo a un piano di rinnovo profondo che include, oltre alla ristrutturazione di spazi e habitat, anche una riflessione sul ruolo di ogni specie all’interno del parco. Già a fine 2024, alcuni esemplari sono stati trasferiti in un altro zoo europeo. Tre femmine restano ancora ad Amsterdam, ma è in corso la ricerca — ormai in fase avanzata — di una nuova destinazione anche per loro.
In contatto con Singapore per un nuovo futuro
Tra le possibili destinazioni, spicca lo Zoo di Singapore, una struttura all’avanguardia che lo staff di ARTIS ha visitato personalmente e con cui è in contatto dallo scorso anno. Lo zoo asiatico sta costruendo un nuovo recinto specificamente pensato per i leoni marini, e si è detto pronto ad accoglierli non appena i lavori saranno terminati.
Le reazioni politiche
Nei giorni scorsi, la questione è tornata sotto i riflettori dopo una presa di posizione da parte del Partito per gli Animali (PvdD). Ma da ARTIS arriva una precisazione: “Non lo facciamo a causa di alcune polemiche sollevate dalla politica. Questi piani sono in corso da tempo. Anzi, ne avevamo già discusso apertamente all’inizio dell’anno con alcuni rappresentanti politici”.
Uno zoo in evoluzione
La direzione dello zoo ribadisce che la priorità resta il benessere animale e che il cambiamento in atto è parte di una visione a lungo termine: “ARTIS vuole diventare un parco sostenibile e responsabile. Questo significa prendere decisioni difficili, ma necessarie. E farlo sempre mettendo al primo posto gli animali”.