I richiami di questa specie possono arrivare eccezionalmente lontano nell’aria rarefatta dell’Artico, sicuramente per più di 3 km. Ma una clip video di 11 secondi diffusa dall’olandese Ouwehands Zoo, è bastata per dare un assaggio dei vocalizzi che può produrre una mamma di gufo delle nevi mentre si occupa del proprio piccolo. Il lieto evento è avvenuto una settimana fa e immortala una scena davvero rara anche nel mondo dei parchi zoologici, che mostra un piccolo spuntare appena dal piumaggio della sua mamma, con gli occhi ancora non ben aperti, mentre lei lo accudisce con il becco. Si tratta di una specie salita alla ribalta del grande schermo grazie al personaggio di Edvige, erroneamente indicata come civetta nel film di Harry Potter ma a tutti gli effetti un gufo delle nevi (femmina, anche interpretata da un maschio). Un rapace notturno formidabile, che abita le regioni artiche e subartiche, dove stabilisce la sua dimora estiva a nord della latitudine 60° nord. Capace di restare immobile durante il volo in un punto preciso battendo velocemente le ali.
“Anche se in natura si registrano tra i 14.000 e i 28.000 gufi delle nevi, il numero delle popolazioni è in calo”, si legge in una nota del parco zoologico. “Secondo la Lista Rossa IUCN, la specie è vulnerabile. Il cambiamento climatico, in particolare, sta diventando un problema sempre più grande, poiché colpisce la quantità di predatori per il gufo delle nevi. Ciò è dovuto, tra l’altro, alla perdita e all’inquinamento dell’habitat”. Un contingente di poco più di 500 esemplari viene allevato nei parchi zoologici del mondo ma senz’altro, le immagini che arrivano dall’Olanda sono tra le più significative.
