Il Parco Zoo di Falconara, noto per ospitare l’unico esemplare di okapi in Italia, continua a far parlare di sé con un progetto tutto nuovo. L’ultimo reel pubblicato sui social annuncia, tra suggestivi scorci e qualche indizio visivo, che “un nuovo primate sta per arrivare”.
Mentre il mistero rimane, alcuni dettagli sono già emersi: l’area che accoglierà il nuovo ospite avrà un volume di circa mille metri cubi, una grande voliera pensata appositamente per animali arboricoli, con numerosi alberi e punti di appoggio in alto, ideali per il riposo, l’esplorazione e i comportamenti naturali tipici dei primati delle foreste.
C’è chi tra i fan ipotizza l’arrivo del Colobus guereza (Colobus guereza), un primate africano dal manto bianco e nero, arboricolo e riservato, che raramente scende al suolo. Nessuna conferma ufficiale, ma anche il sito del parco riporta lo sviluppo di un progetto specifico dedicato proprio a questa specie, con attenzione alle sue esigenze ecologiche in ambiente controllato.



Sebbene non sia attualmente classificata come specie in pericolo, la Colobus guereza è minacciata in natura dalla distruzione dell’habitat e, in alcune aree, dalla caccia per la carne di bushmeat e per il commercio locale di pellicce. La pressione antropica sulle foreste africane ha già ridotto localmente la presenza della specie, rendendo la conservazione in ambiente controllato e la sensibilizzazione pubblica sempre più rilevanti.
A confermare l’interesse per questa specie è anche una tesi universitaria pubblicata sul sito del Parco a febbraio 2025, interamente dedicata alla progettazione di un exhibit su misura per il Colobus guereza. Lo studio analizza nel dettaglio i requisiti per garantire il benessere della specie in una struttura zoologica, considerando aspetti comportamentali, sociali, spaziali e alimentari. L’approccio include elementi come arricchimenti ambientali, strutture verticali a più livelli, punti di osservazione e aree di privacy, in linea con i più moderni standard europei.
Un ambiente su misura per la biodiversità africana
L’area in questione si inserisce nella già nota “foresta degli okapi”, unica nel suo genere in Italia. Il nuovo allestimento ha uno scopo preciso: accendere i riflettori sulla biodiversità della foresta pluviale africana, attraverso specie a rischio di estinzione, educazione ambientale e un forte messaggio di tutela della biodiversità.
Con questi indizi — tra volumi calcolati al metro cubo, strutture verticali e alberi come ponti naturali — cresce il sospetto che la nuova creatura in arrivo sia proprio il Colobus guereza. Ma per la conferma, servirà ancora un po’ di pazienza.