Una nascita che fa storia: a Fasano il primo piccolo gorilla d’Italia dopo 50 anni

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Una notizia storica arriva dallo ZooSafari di Fasano: è nato un piccolo gorilla, il primo evento del genere in Italia da quasi mezzo secolo. La nascita, annunciata dallo staff del parco, rappresenta non solo un’emozione unica, ma anche un traguardo importantissimo per la conservazione del Gorilla gorilla gorilla, la sottospecie di gorilla di pianura occidentale, criticamente minacciata di estinzione. Le prime immagini diffuse e il post ufficiale del parco raccontano la scena di Tamani, che tiene stretto il piccolo tra le braccia, in un comportamento materno tipico della specie. Secondo quanto scritto, Nasibu, il silverback padre del piccolo e i due giovani Thabo e Tonka, suoi fratelli maggiori, si troverebbero tutt’ora negli stessi spazi del neonato. Si tratta di un dettaglio tutt’altro che scontato: nei gorilla, specie dalla struttura sociale delicata, la coabitazione tra adulti e piccoli può richiedere lunghi periodi di adattamento e può non sempre avvenire senza conflitti. Se confermato, questo comportamento sarebbe indicativo di una riuscita integrazione sociale.

Dal trasferimento all’evento storico

Era marzo 2025 quando tre gorilla — Tamani e i suoi figli Tonka e Thabo — sono arrivati allo Zoosafari di Fasano dallo zoo di Rotterdam, grazie a un programma europeo di conservazione. A novembre si è aggiunto Nasibu, un maschio adulto proveniente dal Belgio, con l’obiettivo di formare un vero nucleo familiare. Pochi mesi dopo, questo gruppo ha dato vita a un evento straordinario: una nuova nascita, avvenuta in un reparto progettato per offrire benessere e stimolazione ambientale, con ampi spazi, strutture per arrampicarsi, cascata e vegetazione.

Un segnale per la biodiversità

Il gorilla di pianura è una specie gravemente minacciata, con un habitat sempre più ristretto in Africa centrale. Secondo Biological Reviews, il 48% delle specie animali è in declino. Le nascite in ambiente controllato, coordinate da programmi europei come quello dell’EAZA, sono oggi fondamentali per la sopravvivenza della specie.

Anche se non per tutte le specie può essere messo a punto un progetto di reintroduzione in natura, i parchi zoologici svolgono un ruolo chiave nel garantire la conservazione del patrimonio genetico e la sensibilizzazione del pubblico. Il piccolo nato a Fasano è la prova che, con cura, collaborazione e visione a lungo termine, la conservazione può generare nuove speranze.

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