Embrioni di rinoceronte bianco settentrionale in femmine di rinoceronte bianco meridionale: è la prima volta nella storia

Potrebbe interessarti anche:

Per la prima volta nella storia, embrioni puri di rinoceronte bianco settentrionale (Ceratotherium simum cottoni) sono stati trasferiti in femmine surrogate di rinoceronte bianco meridionale. L’annuncio arriva dal consorzio internazionale BioRescue, impegnato nella corsa contro il tempo per salvare dall’estinzione questa sottospecie ridotta a sole due femmine viventi: Najin e sua figlia Fatu, che vivono sotto stretta sorveglianza all’Ol Pejeta Conservancy, in Kenya. Entrambe, purtroppo, non sono in grado di portare avanti una gravidanza naturale.

Gli embrioni sono stati ottenuti grazie a una combinazione di tecniche di fecondazione in vitro e raccolta di ovociti da Fatu, per poi essere sviluppati nei laboratori Avantea a Cremona, centro italiano di eccellenza nella biotecnologia riproduttiva. Ad oggi, BioRescue ha prodotto 38 embrioni puri di rinoceronte bianco settentrionale. Nel 2024 e 2025 si sono svolti i primi trasferimenti in femmine meridionali, scelte come madri surrogate. Anche se nessuno di questi tentativi ha ancora portato a una gravidanza duratura, il team ha potuto verificare reazioni positive dell’utero ricevente, segnali incoraggianti che fanno pensare a un traguardo ormai vicino.

Il passo è cruciale: se i trasferimenti andranno a buon fine, i piccoli nati da madri surrogate potrebbero rappresentare il nucleo della futura popolazione della specie, oggi praticamente estinta in natura. Accanto a questi sforzi, BioRescue porta avanti ricerche con cellule staminali per aumentare la diversità genetica e assicurare un futuro stabile ai rinoceronti bianchi settentrionali.

Il progetto è guidato dal Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research (Leibniz-IZW) di Berlino, coordinato dal Safari Park Dvůr Králové in Repubblica Ceca e sviluppato in stretta collaborazione con il Kenya Wildlife Service e il Wildlife Research and Training Institute. Fondamentale anche il contributo italiano, con i laboratori Avantea responsabili della produzione degli embrioni e l’Università di Padova incaricata della valutazione etica delle procedure, a garanzia del benessere animale e del rigore scientifico.

Come ricorda il documentario “The Last Rhinos: A New Hope” di National Geographic, appena uscito su Disney+ e Hulu, ogni ovocita raccolto e ogni embrione trasferito non è solo un tentativo: è un passo avanti nella straordinaria impresa di riportare in vita una specie sull’orlo della scomparsa definitiva.

Su questo argomento:

I vostri commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Storie più popolari