Il gatto di Pallas torna a Edimburgo: ecco Akiko (in attesa della compagna)

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Arriva da Banham, nel Norfolk, e appena 5 giorni fa è sbarcato a Edimburgo. Lo zoo della capitale scozzese accoglie di nuovo il gatto di Pallas (Otocolobus manul), una specie alla quale la struttura è molto legata dopo aver gettato le basi, nel 2016, del progetto di conservazione globale PICA (Pallas’s cat International Conservation Alliance), insieme a Nordens Ark e Snow Leopard Trust. Elusivi e difficili da studiare, sono tra le specie di felini meno conosciuti al mondo. 

Lui si chiama Akiko ed è già in attesa della sua nuova compagna. A parlare è Andrew Laing, custode senior degli animali allo zoo di Edimburgo: “Siamo entusiasti di avere di nuovo i gatti di Pallas allo zoo. Akiko si è ambientato bene nella sua nuova casa e non vediamo l’ora di avere presto una coppia riproduttiva che, si spera, contribuirà ad incrementare la popolazione della specie”.

Il gatto di Pallas vive tra le steppe e le montagne dell’Asia centrale, conterraneo del più conosciuto leopardo delle nevi. Ha le dimensioni di un gatto domestico, ma la sua folta pelliccia lo fa sembrare più grande e gli fornisce un ottimo isolamento dalle condizioni estreme in cui vive. Le sue espressioni facciali imbronciate gli hanno valso il soprannome di “gatto scontroso” ma è un animale tutto’altro che aggressivo, se non disturbato. Affrontano varie minacce, che risiedono principalmente nella perdita e nel degrado dell’habitat dovuti all’espansione agricola e allo sviluppo infrastrutturale, oltreché la perdita delle loro prede preferite e la predazione da parte dei cani domestici.

I gatti di Pallas, analogamente a molti felini di piccola taglia, sono stati storicamente soggetti a meno attenzioni da parte della ricerca scientifica e della conservazione rispetto alle specie di gatti più grandi. Il Pallas International Conservation Alliance (PICA) è l’unico progetto dedicato alla protezione dei gatti di Pallas su scala globale e mira a migliorare gli sforzi di conservazione della specie. Al centro vi sono lo sviluppo delle comunità locali, il sostegno alla ricerca, la sensibilizzazione, la pianificazione strategica e il rafforzamento della collaborazione internazionale – conclude lo zoo di edimburgo

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