Merida e Sanson si trovano in Italia da pochi mesi, appena 5. E non vengono da alcun altro giardino zoologico d’Europa, ma dal sequestro di un camion adibito a trasporto cavalli fermato sul confine europeo con la Bielorussia. Insieme ad altre otto casse, destinate a diventare parte dei componenti utilizzati dalla medicina tradizionale cinese. Ora vivono al Giardino Zoologico di Pistoia, dove si sta cercando di ricostruire con fatica il delicato rapporto di fiducia con l’uomo.
“Merida e Sanson – si legge in una nota del giardino zoologico toscano – provengono da un circo italiano che ne aveva chiesto il trasferimento verso il Dagestan (Federazione Russa), con destinazione un zoo fantasma. All’indirizzo indicato, infatti, c’era una società di importazione di carni e alcoolici. Se quel giorno del 2023 i due doganieri in servizio non avessero chiesto agli autisti del camion di aprire il portellone, le tigri sarebbero rimaste nell’anonimato insieme alle tante che vengono vendute illegalmente per essere trasformate in prodotti della medicina orientale. Viaggiavano con altre 8, una per cassa, una cassa sopra l’altra, stipate nel furgone per trasporto cavalli. Una di loro era morta, le altre, comprese Merida e Sanson, stravolte, affamate, disidratate. La mancanza dei documenti di trasporto ha reso possibile il sequestro e il trasferimento di quattro di loro verso lo zoo polacco di Poznan mentre Merida, Sanson e le altre tre sono state trasferite al Centro recupero AAP a Primadomus, Spagna”.


Una storia terribile, che tuttavia toglie il velo su tantissime altre dello stesso tenore, che nessuno di noi conosce. Basti pensare che la storia di queste due tigri si inserisce nel quadro del commercio illegale di fauna selvatica, il quarto più redditizio dopo quello di stupefacenti, oggetti contraffatti ed esseri umani. Nel caso specifico, l’utilizzo di ossa, pelle, denti e visceri di tigre per la produzione di medicinali della tradizione asiatica resta una delle principali minacce per questa specie che conta in natura poco più di 3000 individui, distribuiti in territori frammentati e sotto la continua pressione umana.
“Il lavoro degli staff che hanno accolto Merida e Sanson sin dai primi giorni – conclude il Giardi Zoologico di Pistoia – è stato importante e difficile: ricostruire un rapporto di fiducia con animali così tanto maltrattati è sempre molto complesso ma dopo qualche settimana si sono visti i primi risultati con il loro recupero psicofisico. Il centro di AAP è sempre alla ricerca di istituzioni zoologiche dove trasferire gli animali sequestrati e riabilitati in modo da avere spazio per salvarne altri in difficoltà. E’ così che sono arrivate al GZP. Poiché Merida e Sanson sono nate in un circo non ci sono notizie della loro storia genetica e per questo non possiamo iscriverle all’EEPs, il programma dell’EAZA (Associazione Europea degli Zoo e degli Acquari). Nonostante ciò aver partecipato alla sottrazione di due tigri dal commercio illegale per l’utilizzo nella medicina tradizionale asiatica è un’ importante azione per la conservazione delle tigri. L’allevamento a questo fine, infatti, non fa altro che incrementarne la richiesta, tanto che ancora oggi proprio questo utilizzo è la principale minaccia alla loro sopravvivenza in Natura”.