Il loro valore può superare anche i ventimila euro e spesso, l’acquisto di un gatto Savannah può trasformarsi nel suo abbandono. Accade in particolar modo nel Regno Unito, dove è legale detenere anche la prima generazione di questo animale, nato dall’incrocio di un serval (specie selvatica) con un gatto domestico. Nemmeno a dirlo, i social network sono terreno fertile per l’esibizione e la vendita di questi animali, prodotto dello sfruttamento di una specie originaria di zone umide e savane subsahariae. Nella Giornata Mondiale del Serval che cade oggi, è la BIAZA (British and Irish Association of Zoom and Aquariums) ad accendere i riflettori su questa anomalia nella tutela della biodiversità, che frutta migliaia di dollari legalmente in quello che di fatto è commercio di fauna selvatica. E la richiesta è di bandire tutte le possibilità di riprodurre piccoli felini selvatici con gatti domestici.

In Italia, la legislazione vigente consente di acquistare un gatto Savannah a partire dalla quinta generazione, ovvero quella che conserva poco più del 3% del patrimonio genetico del serval. Per questo, l’ibrido che ne deriva viene classificato come domestico a tutti gli effetti. Ma in 29 Stati americani (Continente in cui l’ibrido apparve per la prima volta nel 1980), nel regno Unito e in altre Nazioni del Mondo, è perfettamente legale detenere questo affascinante felino africano. “La sua prole – si legge in una nota dell’associazione britannica – viene venduta come animali domestici di gran moda. Inutile dire che queste due specie non vogliono accoppiarsi naturalmente e vengono tenute in aree confinate, con pratiche del tutto barbare”. I due “amanti forzati” infatti, hanno tante e tali differenze fisiologiche da essere incompatibili sotto ogni profilo, come i cromosomi e il numero dei giorni di gestione (75 per un serval e 65 per un gatto domestico), che interrompono spesso le gravidanze o portano i cuccioli a nascere prematuramente.
“L’allevamento porta a un’intera nuova generazione di animali che non è completamente addomesticata e che può quindi soffrire di standard di benessere inadeguati, sviluppando una forte inclinazione all’aggressività. Tutti problemi che culminano nell’abbandono dell’animale. Attualmente infatti, i centri per la fauna selvatica in tutta Europa sono sommersi di richieste di adozione di questi animali. Tutti gli zoo BIAZA stanno aumentando la consapevolezza di questa pratica e stanno sostenendo un cambiamento legislativo per porre fine all’ibridazione di felini esotici con gatti domestici nel Regno Unito”.