La Spagna deve loro il proprio nome: ecco tre baby iraci

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Al Bioparc Valencia sono nati tre piccoli iraci del Capo. Non una nascita straordinaria per la conservazione, poiché si tratta di una specie classificata come “quasi a rischio” dalla Lista Rossa della Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, anche se fa parte del Programma Europeo di Conservazione delle Specie Minacciate di estinzione. Ma un’interessante curiosità, oltre che un lieto evento: sarebbe proprio a questo piccolo mammifero che si deve il toponimo di “Spagna”, coniato dai Fenici una volta sbarcati nella penisola iberica. 

Tra le varie teorie, la “Hispania” usata dai romani deriverebbe dal nome fenicio di “I-span-ya”, che significava “terra degli iraci”. Questo perchè l’antica Spagna era fortemente popolata da conigli selvatici che ai coloni sembravano iraci, animali molto presenti nel continente africano dal quale il popolo proveniva. Il parco valenciano è l’unico nel Paese a ospitare questa specie e i tre baby iraci stanno bene e si stanno sviluppando come previsto. Per precauzione, rimangono nelle strutture interne con la madre, anche se i visitatori possono vedere gli altri adulti, ovvero un maschio e un’altra femmina.

Per un animale così piccolo poi (non supera i 4 chilogrammi di peso) il periodo di gestazione è molto prolungato e raggiunge gli otto mesi. Ha un aspetto generale che lo fa assomigliare ad un coniglio ma è un provetto arrampicatore, che vive nelle tra la Siria e l’Africa nordorientale, oltre che in tutta l’Africa subsahariana. Abita soprattutto la savana o la prateria ma alcune popolazioni vivono ad altitudini considerevoli, come le pendici del monte Kenya, dove le fenditure tra i massi forniscono un caldo riparo. 

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