Non invecchia, è immune al cancro, rimane fertile per tutta la vita ed è capace di rimanere senza ossigeno fino a 20 minuti. L’eterocefalo glabro, noto ai più come ratto talpa, affascina la comunità scientifica sin dalla sua scoperta nel 1842 e oggi, l’attenzione è puntata sui processi evolutivi che hanno portato allo sviluppo delle sue incredibili capacità biologiche. “Extraterrestri”, come le definisce il Bioparc Valencia, che ne ospita un’intera colonia e saluta una prolifica nascita.
Il ratto talpa ha sviluppato una struttura sociale simile a quella degli insetti, con una “regina” come unica femmina riproduttiva che diventa un terzo più grande delle altre. La dominante inibisce le altre femmine con i feromoni, produce il latte per i piccoli e lascia agli “operai” i compiti di procacciare il cibo, allestire e difendere le tane, costituite da tunnel e stanze. Una vita quotidiana visibile al parco zoologico di Valencia, dove è riprodotto l’habitat sotterraneo tipico dei deserti dell’Africa orientale, tra Etiopia, Kenya e Somalia.


“Tra le incredibili attitudini di questa specie – spiega lo staff spagnolo in una nota – c’è la sua longevità. Può raggiungere i 30 anni, impressionante rispetto ai roditori o alle talpe che hanno un’aspettativa di vita di pochi anni. Ha una risposta unica alla senescenza cellulare (processo attraverso il quale le cellule smettono di dividersi e invecchiano), fondamentale per garantirgli una lunga vita ma anche per sviluppare una sorta di immunità al cancro. È un animale a sangue freddo e regola la sua temperatura raggruppandosi o separandosi dal resto del gruppo, poiché non ha peli o grasso corporeo che lo proteggano. E poi infrange tutte le regole per sopravvivere in ambienti che ospitano il solo 10% di ossigeno nell’aria, oltre a poter resistere fino a 20 minuti in sua assenza. Se non bastasse, le femmine riproduttrici non entrano in menopausa. Cioè possono avere un numero di figli indefinito fino alla propria morte”.