È endemica dell’isola di Socorro, al largo delle coste del Messico. È estinta in natura dal 1972 ma entro il 2030, i piccoli nati e allevati nei parchi zoologici potranno iniziare a tornare in natura. Protagonista di questa inversione di rotta è la colomba di Socorro, dal piumaggio color ruggine e dall’apparenza modesta ma preziosissima per l’ecosistema, per il quale svolge il ruolo di dispersione dei semi. Tre esemplari sono giunti allo zoo di Londra dallo zoo portoghese di Lagos, per unirsi agli altri sei già presenti e partecipare al Socorro Dove Project. A decretare la sua scomparsa mezzo secolo fa, furono gli animali domestici introdotti dall’uomo, in special modo gatti e peco
“Una volta terminata la quarantena – spiega Adrian Walls, responsabile degli uccelli tropicali allo zoo di Londra – le tre colombe verranno presentate ai loro compagni già presenti, inizialmente senza potersi avvicinare in volo. Poi speriamo che formino le coppie e che possiamo salutare presto la nascita di molti pulcini già quest’anno”.
Un tempo questa specie popolava l’intera isola messicana. Poi, i gatti domestici introdotti dall’uomo negli anni ’50 hanno contribuito notevolmente al loro destino, così come la distruzione dell’habitat ad opera delle pecore d’allevamento. Nel 1971 l’ultimo avvistamento ma la storia ha voluto che 17 esemplari fossero prelevati e portati in alcuni zoo dell’epoca. Oggi, tra Europa e America, se ne allevano 189 esemplari in 46 strutture. Nel frattempo l’isola di Socorro è stata dichiarata Riserva della Biosfera: le pecore sono state rimosse, molte piante autoctone sono state ripristinate e l’accesso di animali domestici interdetto. E così potrà tornare non solo la colomba, ma anche altre specie in pericolo critico di estinzione, come il tordo di Socorro Mockingbird e la lucertola di Socorro.



