Roxie muore nella notte dei fuochi d’artificio, l’appello allo stop dello Zoo di Edimburgo

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La Bonfire Night scozzese (o meglio, la Guy Fawkes Night) ha mietuto una vittima innocente. È Roxie, cucciola di tre mesi di panda rosso, ospitata allo Zoo di Edimburgo. Non è riuscita a sopportare lo stress della tradizionale notte di celebrazioni, quest’anno fatta di fuochi d’artificio incontrollati e scontri con la polizia a colpi di bombe Molotov. Tanto che i medici veterinari del parco denunciano che la piccola si sia soffocata con il vomito a causa dello spavento dovuto alle forti esplosioni. Dramma nel dramma, la sua mamma Ginger aveva perso la vita appena cinque giorni prima, in circostanze apparentemente inspiegabili. E adesso lo staff non è distante dall’ipotizzare che la causa fosse stata la medesima. Immediato l’appello alle istituzioni.

“La Royal Zoological Society of Scotland (RZSS) – si legge in una nota – ha chiesto restrizioni più severe sui fuochi d’artificio. Proprio la scorsa settimana, era stata già consegnata al governo del Regno Unito una petizione pubblica firmata da oltre un milione di persone. I fuochi d’artificio possono causare paura e angoscia per gli animali domestici, il bestiame e gli animali ospitati nei parchi zoologici, ed è ormai essenziale che i governi del Regno Unito e della Scozia inaspriscano le restrizioni sulla loro vendita e sul loro uso”, ha annunciato Ben Supple, vicedirettore esecutivo della Royal Zoologica Society of Scotland.

La Bonfire Night è una celebrazione che ricorre ogni anno il 5 di novembre, per ricordare la notte del 1605 in cui fu sventato – fuori dalla Camera dei Lords – un attentato a Giacomo I d’Inghilterra ad opera di Guy Fawkes. Da allora, la ricorrenza fu istituzionalizzata dagli Inglesi in chiave monarchica e anti-cattolica. Fu alla fine dell’Ottocento che ne andò scemando il significato originario, per arrivare svuotata fino ai giorni nostri e celebrata come una notte (o più notti) utile solo a dare libero sfogo a molti facinorosi. Ancora una volta, sono stati gli animali a farne le spese.

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