I parchi zoologici dell’Associazione Europea degli Zoo e degli Acquari sono più di 440 e tra i loro sentieri passano ogni anno 148 milioni di visitatori. Famiglie, per la stragrande maggioranza. Ovvero più di 50 milioni di bambini e ragazzi. È dunque qui che si gioca la grande partita di riconnessione delle nuove generazioni con la natura. Che passa per la conservazione delle specie a rischio di estinzione, per la sensibilizzazione di grandi e piccoli e per l’avanzamento della ricerca scientifica.




Ma sono gli adulti i destinatari di un appello lanciato oggi dalle Nazioni Unite in occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione, che richiama alla necessità per l’uomo di utilizzare attivamente la tecnologia senza cedere alle lusinghe della comodità offerta dalla tecnica, che producono nessun’altro risultato se non la schiavitù professionale e sociale. D’altronde, in un’edizione 2025 tutta dedicata al ruolo dell’intelligenza artificiale nello sviluppo delle giovani generazioni, la comunità zoologica d’Europa deve tenere ben presente che annovera il 65% delle proprie strutture in ambiente urbano, ovvero in quei luoghi che più di tutti hanno risentito della disconnessione tra l’uomo e la natura. E di essere in definitiva il più grande punto di contatto possibile tra la biodiversità e i ragazzi di questo millennio. L’unico in grado di trasmettere concretezza alla necessità di salvaguardare le specie a rischio di estinzione, tutelare gli habitat e adottare stili di vita consapevoli. L’unico in grado, in molti casi, di aprire gli occhi dei bambini sulla realtà reale, ovvero quella che non è rappresentata dal proprio smartphone.
Man mano che i sistemi basati su computer e intelligenze artificiali diventano più sofisticati, i confini tra intenzione umana e azione guidata dalle macchine si confondono, sollevando questioni su come preservare, ridefinire e, idealmente, conservare il ruolo dell’uomo in un’epoca di accelerazione tecnologica. È per questo che gli educatori e i decisori dei parchi zoologici hanno in mano un’occasione che nessun altro ha: traghettare gli adulti di domani, con strumenti e competenze, in un futuro dominato dalla quarta rivoluzione industriale.